La Barcellona modernista è quella che abbiamo tutti presente: da Casa Batlò al Parco Guell, da Casa Milà al Palau de la Musica Catalana, una galleria di facciate inondate di fiori, animali e creature fantastiche che ne mettono in discussione simmetria, geometria, equilibrio trasformando gli edifici in morbidi palazzi onirici. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la volontà di innovazione che la città chiedeva si espresse appunto in questa nuova architettura, che coinvolse edifici privati, ma anche negozi e spazi pubblici, concentrandosi soprattutto nel quartiere della ricca borghesia industriale, appena ampliato da un nuovo piano regolatore: l’Eixample, che divenne il parco delle sperimentazioni di architetti come Antoni Gaudì, Lluis Domènech i Montaner, Josep Puig e molti altri.
Un attico nel cuore della Barcellona modernista
Nel cuore del quartiere dell’Eixample, in un edificio modernista, Veronica Mimoum Studio ha ripensato completamente un attico (su due piani) con una magnifica terrazza di 50 metri quadrati orientata a Sud e affacciata sulla città, salvaguardandone e recuperando il più possibile gli elementi originali, come i pavimenti a mosaico e i soffitti a volta catalana. L’appartamento è composto da 4 camere da letto, di cui una con bagno privato, tre bagni, un ampio soggiorno, una sala da pranzo e la cucina, anch’essa affacciata su una terrazza. Nell’operazione di recupero gli elementi in legno massiccio hanno mantenuto il design originale, sebbene siano stati tutti sostituiti e ricostruiti, così come le finestre e i balconi al secondo piano, realizzati in alluminio ad alte prestazioni.
Nella cucina,l’isola ha una grande capacità di stoccaggio. Piani di lavoro in corian e in in porcellana della ditta Inalco. Sgabelli Koki di Desalto. Lampada decorativa Birdie di Ingo Maurer. Sulla terrazza, tavolo Palissade Cone di Hay e sedie Enea di Triconfort. Foto Montse Garriga