Ci scrive Emilio Fabio Brioni (OSS): “ho vissuto la tragedia del razzismo e del mobbing in Veneto come la collega calabrese”.
Salve Direttore,
auguri per i servizi utili che fate, sono d’accordo con la collega OSS che è ritornata in Calabria. Io stesso sono stato trattato da cane. Se un Veneto facevo cadere un paziente non gli capitava nulla e tutto veniva messo a tacere. Poteva succedere ad un non Veneto ed eccoti i richiami da coordinatore e direzione.
Ho avuto una coordinatrice in ospedale che insieme al suo gruppo mi ha fatto mobbing per tutto il periodo in cui ho lavorato in quella unità operativa. Non contenta é andata insieme a tre suoi fans OSS veneti a dire menzogne in direzione.
Questo per molti, anche Infermieri, può sembrare una sciocchezza, ma è tutto vero.
Già noi dipendenti dobbiamo sottostare ai problemi atavici della sanità (stipendi in primis), poi ci vuole anche il razzismo a peggiorare le cose? Cosa ne pensate?
Posso dire di aver lavorato bene, però, in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino. Colleghi, coordinatori e dirigenti veramente squisiti.
Cordiali saluti.
Emilio Fabio Brioni, OSS
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